Introduzione a Linux


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INDICE


Introduzione
Versioni di Linux
Principali distribuzioni di Linux
Ulteriori documentazioni sulle versioni di Linux
Interfacce Grafiche
Tastiera e Caratteri Speciali
Tipica struttura delle directory di Linux
Le mille interfacce del Pinguino
Uso del Manuale in Linea
Comandi di uso principale
Scheduling dei comandi



Introduzione


Linux nasce nel 1990 come progetto personale di LINUS TORVALDS,
all’epoca uno studente all’università di Helsinki in Finlandia per sviluppare un sistema operativo simile a UNIX (un clone,come si suol dire).
In quell’epoca esisteva già un sistema operativo Unix per PC, chiamato Minix, realizzato dal prof. A NDREW TANENBAUM, ma questo sistema poteva essere usato, modificato e distribuito solo per fini didattici.
La cosa garbava poco a Linus che, dopo accese discussioni con il professore, decise di staccarsi da Minix e produrre un sistema autonomo ­ Linux appunto.
Dopo molto lavoro, la prima versione di Linux fu annunciata al mondo il 5 ottobre 1991.
L’idea geniale che rende Linux unico nel suo genere è l’uso della licenza GNU, che ha portato alle seguenti conseguenze:
• Linux non è rimasto il progetto personale di una persona; in breve tempo ha coinvolto un numero enorme di programmatori, unito
dal fatto che si trattava di un progetto libero.
• Il sistema operativo può essere utilizzato da chiunque, installato su un numero qualsiasi di macchine, modificato e adattato alle singole necessità, con conseguente abbassamento dei costi.
• Linux non è di proprietà di nessuno, ma è un po’ un patrimonio dell’umanità. È anche il primo prodotto informatico di un certo spessore che non sia stato realizzato prevalentemente negli USA (allo sviluppo del kernel lavorano pariteticamente persone di una decina di nazioni).
• La velocità di sviluppo di Linux è stata fenomenale inizialmente, ed è tuttora molto rapida:
viene fornita una revisione completa ogni 2­3 anni e una nuovo aggiornamento ogni 2­3 mesi.
• Linux ha un simpatico logo, quello del pinguino Tux.

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Versioni di Linux


Linux è per sua natura soggetto a continue evoluzioni, ed è opportuno sapere che versione si sta usando.
Come la maggior parte del software, Linux è accompagnato
da un numero di versione, per esempio 2.6.8.
Il primo numero è detto versione maggiore e da diversi anni è sempre 2.
Cambia quando si introducono differenze radicali.
Il secondo numero è detto versione minore.
Si tratta di un numero progressivo che segnala la presenza di qualche nuova funzionalità pur mantenendo compatibilità con le versioni precedenti.
Se il numero è pari vuol dire che si tratta di una versione stabile, se dispari indica una versione instabile o di lavoro.
La versione 2.6 del kernel (attuale) è stata rilasciata all’inizio del 2004.
Il terzo numero è detto bugfix (ovvero correzione di errore).
Si tratta di un valore che segnala la correzione di qualche piccolo errore rilevato nella versione precedente o l’aggiunta di un driver,
lasciando immutato tutto il resto.

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Principali distribuzioni di Linux


Le principali distribuzioni sono:


Fedora     
Mandrivia
Suse       
Knoppix 
Ubuntu   
Linspire
Versione
core 4 LE 2005 9.3
4.0 hoary 5.0
Data 06/2005 04/2005 04/2005 08/2005 04/2005 03/2005
Vers.  Gratis SI
SI
Parz.
SI
SI
Live
Vers. Commerciale RHEL
SI
SI
NO
NO
SI
Formato Pacchetti RPM
RPM
RPM
DEB
DEB
DEB
DeskTop Gnome
Kde Kde Kde Gnome Kde
Kernel
2.6.11 2.6.11 2.6.11 2.6.12.4 2.6.10 2.6.10

Red Hat/Fedora
Se chiedete a qualcuno di fare il nome una distribuzione, probabilmente vi parlerà di Red Hat, la ditta probabilmente più di successo del campo Linux.
Negli ultimi anni RedHat ha differenziato le sue proposte ed offre una versione detta Fedora, che è una distribuzione gratuita, ad
ampio spettro, supportata e sviluppata dalla comunità del software libero e che viene rinnovata 2­3 volte l’anno, e la versione Red
Hat Enterprise, rivolta alle aziende e piuttosto costosa.
Red Hat/Fedora è complessivamente la distribuzione più diffusa ed è quindi facile trovare software pronto per questa
piattaforma; è pure rinomata per l’ottimo riconoscimento hardware.
Per contro la gestione del multimedia è un po’ difficoltosa e mancano strumenti evoluti di configurazione.
Sito: http://fedora.redhat.com

Mandriva/Mandrake
Mandriva è la distribuzione francese che ha di recente acquisito la brasiliana Conectiva e l’americana Lycoris.
È esplicitamente diretta agli utenti privati, con l’intento di essere di facile uso, specie per quanti abbiano poca (o nessuna
dimestichezza) con l’ambiente UNIX.
Si tratta di un sistema sempre all’avanguardia, spiccatamente orientato al multimedia ed ha una comunità molto attiva.
Esiste anche in versione live, la MandrakeMove.
Sul lato dei problemi, c’è chi segnala una certa instabilità in alcuni programmi.
Sito: http://www.linux­mandrake.com

SuSE

S.u.S.E è una ditta tedesca, acquisita di recente da Novell, che produce da molto tempo una distribuzione di grande successo (la
più diffusa in Germania).
SuSE è una distribuzione molto versatile, con aspetti adatti tanto al privato quanto all’utenza professionale.
Offre un’ ottima documentazione, semplifica enormemente la gestione del sistema tramite il suo programma di installazione/gestione tuttofare YaST.
Purtroppo la versione gratuita del sistema è un po’ limitata rispetto alla completa, e si evidenziano alcuni problemi relativi alla multimedialità.
Sito: http://www.suse.it

Knoppix
Knoppix, sviluppato in Germania da K LAUS K NOPPER, è il capostipite delle distribuzioni “Live”, cioé quelle che non si
installano, ma si limitano a partire da CD senza modificare il disco fisso.
È derivata dalla distribuzione Debian, di difficile uso da parte dei neofiti, e vi aggiunge alcune funzionalità particolari come
l’autoconfigurazione.
È molto utilizzato come sistema dimostrativo o di emergenza (anche per ’salvare’ dati di installazioni Windows!).
È anche possibile (anche se non semplicissimo) personalizzare il sistema e installarlo normalmente. Naturalmente, se eseguito da CD
è piuttosto lento, e le modifiche al sistema risultano difficili.
Sito: http://www.knopper.net/knoppix

Ubuntu
Ubuntu (che significa “Umanità per gli altri”) nasce dalla necessità di offrire un ’volto umano’ all’ottima distribuzione Debian, con la quale condivide obiettivi di fondo e molto codice.
Nata soltanto nel 2004, si è diffusa specialmente al di fuori degli Stati Uniti poiché dotata di un elevato numero di programmi tradotti in lingue nazionali.
Ad oggi ha sorpassato come installazioni Fedora.
Si tratta di una distro solida e con ottimi strumenti di configurazione.
Esiste anche la sorella Kubuntu che usa Kde come desktop predefinito.
Sito: http://www.ubuntulinux.org

Linspire
Linspire è stato il primo tentativo, e per ora quello con maggiore successo, di proporre un sistema Linux su computer freschi di
fabbrica.
La cosa ha avuto particolare risonanza negli USA, dove sono stati messi in vendita con buon successo computer a $199; da
luglio 2004 è possibile farlo anche in Italia (tramite Questar).
Vuole offrire un’esperienza d’uso il più possibile simile a Windows, offrendo in più un sistema semplificato di gestione e installazione pacchetti online.
I problemi si possono riscontrare nella limitata offerta iniziale di software e la necessità di rinnovare il canone di abbonamento per l’aggiornamento del software.
Sito: http://www.linspire.com e http://www.questar.it

Altre distribuzioni
Se cercate davvero un confronto completo e ragionato tra tutte le distribuzioni, visitate il sito Distrowatch
http://www.distrowatch.com da poco il sito è anche parzialmente in Italiano!

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Ulteriori documentazioni


In linea di massima ogni distribuzione fornisce documentazioni accurate sull’installazione, per cui vi rimando ai siti specifici.
È comunque possibile trovare letture chiarificatrici in questi articoli
http://www.openskills.info/statics/installare_linux.htm
http://www.zanezane.net/articoli.asp?id=315

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Interfacce grafiche

KDE
http://www.kde.org/
GNOME
http://www.gnome.org/

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Tatiera e Caratteri Speciali


AltGr+7 ci genera il simbolo: {
AltGr+0 ci genera il simbolo: }
AltGr+ì ci genera il simbolo: ~

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Tipica struttura delle Directory di Linux


/
È la radice dell’albero dei file, e non per nulla si chiama, per l’appunto, directory radice o root directory (da non confondere con l’utente root!).
È la base del sistema, e deve sempre esistere.
Di solito non contiene file, ma solo altre importanti cartelle.

/bin
Qui si trovano i comandi base utilizzati all’avvio del sistema. Si tratta di programmi non grafici.

/sbin
Qui troverete i comandi per la gestione del sistema, di solito utilizzati dall’utente root. Gli utenti normali non possono ( e non devono) entrarvi.

/dev
Qui si trovano i vari dispositivi: i dischi rigidi, le stampanti, il modem, ecc..

/etc
Qui troverete i file per la configurazione del sistema.

/home
Qui ci sono tutte le cartelle personali (home directory) degli utenti ­ a ciascuno la propria.

/lib
Qui vi sono librerie condivise dai programmi.

/tmp
File temporanei, eliminati automaticamente quando occorre spazio su disco.

/mnt
Qui si trovano, in genere, tutte le risorse esterne, come i floppy disk, i CD­Rom e i dischetti zip.
Alcune distribuzioni usano la cartella /media.

/usr
È la directory che contiene gran parte dei programmi esistenti nel sistema e per questo motivo ha dimensioni superiori alle directory precedentemente esaminate.
La maggior parte dei programmi grafici è qui, nella cartella /usr/X11R6, mentre la documentazione si trova sotto /usr/doc o /usr/share/doc.

/opt
Pacchetti opzionali, programmi commerciali, tutti non essenziali per il sistema.

/root
Cartella personale dell’amministratore del sistema.
Come si intuisce, non avete libertà assoluta di posizionare i file, dato che molte di queste directory sono di sola lettura per l’utente normale: in generale i vostri file vanno tutti posizionati nella vostra Cartella personale.

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Le mille interfacce del Pinguino


Nel mondo Linux, dove la pluralità è un cavallo di battaglia di tutti, è lecito aspettarsi una grande varietà di interfacce grafiche.
Non sarete delusi, ce ne saranno almeno una ventina!
Ma per fortuna, le due principali, ovvero Gnome e KDE, sono talmente diffuse da essere presenti in tutte le distribuzioni.
Accenneremo però anche alle interfacce più leggere e perfino alla CLI!
Per la verità, mentre nei sistemi operativi commerciali l’interfaccia grafica è un “blocco unico”, nel caso di Linux troviamo che sono diversi i programmi che in qualche modo collaborano fra loro per realizzare le funzionalità richieste.
Specificamente:

X­Windows
Si tratta di un programma che si occupa della gestione della scheda video (e dei suoi drivers), del mouse e della tastiera.

Window Manager

È il programma che si occupa delle finestre, del loro spostamento, e di quanto è loro collegato.

Desktop Manager
È il programma che si occupa dell’aspetto generale dell’ambiente di lavoro, le icone, l’uso della superfice di lavoro, come lanciare i programmi eccetera.
Con l’eccezione del primo, tutti i componenti citati sono opzionali e intercambiabili, un ulteriore elemento di flessibilità dell’ambiente.

KDE (versione 3)

Quando Linux iniziò a uscire dall’ambiente dei programmatori che lo avevano creato, fu facile notare che il sistema non disponeva di una modalità di interfaccia utente che fosse intuitiva e facile da usare.
Mancava, quindi, uno strumento che nascondesse le complessità del sistema e permettesse l’uso del calcolatore anche a chi non aveva un paio di lauree nel cassetto.
Fu così che nacque il progetto KDE http://www.kde.org , o K Desktop Environment.
I progettisti di KDE non scrissero tutto da zero ma si appoggiarono alle librerie grafiche della Troll Tech http://www.troll.no, una piccola ditta norvegese.
Così facendo si attirarono le ire dei “puristi” dell’Open Source, anche se questa situazione è ora superata.
KDE è un sistema maturo, dotato di un gran numero di applicazioni.
In definitiva, quindi, KDE è un Interfaccia Grafica Utente (ing. Graphical User Interface o GUI) che, unita ad altri programmi, vi permette di utilizzare in modo semplice il calcolatore.
Il sistema offre la gestione di tutte le funzioni elementari per utilizzare il calcolatore: finestre, lancio programmi e loro interazione, gestione file, configurazione centralizzata e traduzione automatica dell’applicazione nelle lingue locali.
KDE è un sistema “monolitico” estremamente integrato, dotato anche del proprio gestore di finestre (Kwin) e di login (Kdm) e si ispira,
neppure troppo velatamente, all’interfaccia grafica di Windows.
Ah, il “K” in KDE non vuole dire assolutamente nulla... è stato scelto dai progettisti per gioco. Forse...
La versione attuale di KDE è la 3.4, anche se molte distribuzioni hanno la più consolidata 3.3.

Gnome (versione 2)
La parola GNOME è l’acronimo di GNU Network Object Model Environment.
Il progetto è stato iniziato da MIGUEL DE I CAZA nel 1996, con l’obiettivo di di realizzare un ambiente di lavoro per ambienti UNIX­like facile da utilizzare e con licenza GNU.
Gnome (che si dovrebbe pronunciare gh­nome) è una Interfaccia Grafica Utente (ing. Graphical User Interface o GUI) realizzata da una collezione di programmi che permettono di utilizzare in modo semplice il calcolatore.
Il sistema, che ha ora definitivamente raggiunto la maturità, offre una serie di programmi integrati fra loro che permettono la gestione di tutte le funzioni elementari per utilizzare il calcolatore:
finestre (tramite Metacity), lancio programmi e loro interazione (grazie a Panel), gestione file (con Nautilus), configurazione centralizzata e traduzione automatica delle applicazioni nelle lingue locali; si ispira decisamente all’interfaccia grafica che ha reso famoso il sistema Macintosh.
Gnome è in rapidissima evoluzione: la versione cui faremo riferimento è la 2.10, apparsa in primavera 2005 e presente sulle distribuzioni più recenti.

Interfacce Grafiche Snelle

Come abbiamo visto, lo svantaggio principale di usare l’interfaccia grafica consiste nell’avidità di risorse (processore e memoria) consumate.
Per questo motivo, se si rinuncia alcune comodità, è possibile utilizzare con soddisfazione il computer anche con un sistema vecchiotto e limitato (Pentium300 con 64Mbyte, o anche meno).
Nell’ambiente Linux, quindi, prosperano anche alcune interfacce più semplici rispetto ai due “pesi massimi” già citati, ma che si fanno apprezzare per altre qualità.
Tutte le distribuzioni maggiori offrono almeno una di queste alternative.
Icewm (Ice Window manager) offre un sistema che assomiglia a Windows 98 privo del Desktop.
Windowmaker propone qualcosa di più di Icewm nel campo della configurabilità .
Xfce è un ambiente spartano ma completo è usato da XUBUNTU.
twm decisamente... minimalista.

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Uso del Manuale in Linea


man nome_comando
Con il comando man nome_comando si possono ottenere le informazioni su come usare un comando da consolle.
Alcuni esempi di comando sono:
man ls | more  ci fa vedere le opzioni del comando ls
man javac | more ci fa vedere le opzioni del comando javac
Quando si apre la pagina che ci spiega come usare un comando è possibile premere shift+7 e a questo punto possiamo inserire la stringa su cui vogliamo fare la ricerca.

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COMANDI DI USO PRINCIPALE


uname ­-r
Con il comando uname -r il sistema ci dice la versione del Kernel.
Alcuni esempi di comando sono:
enrico1@EM­DELL­Inspairon6400:~$ uname ­-r
2.6.22­14­generic

lsb_release -a
Con questo comando si ottengono i dati inerenti l'installazione di Linux che stiamo usando.
Alcuni esempi di comando sono:
enrico2@enrico2-laptop:~$ lsb_release -a
No LSB modules are available.
Distributor ID:    Ubuntu
Description:    Ubuntu 10.04.2 LTS
Release:    10.04
Codename:    lucid

netstat
Con il comando netstat si possono monitorare le reti.
Alcuni esempi di comando sono:
netstat ­tuanp  ci fa vedere le connessioni in essere
netstat ­s ­t ci fa vedere i pacchetti TCP/IP che sono stati rifiutati
netstat ­s ­u ci fa vedere i pacchetti UDP/IP che sono stati rifiutati

sendmail
Con il comando sendmail è possibile spedire e­mail senza aprire il server di posta elettronica.
Alcuni esempi di comando sono:
sendmail ­-f utente1@libero.it utente2@tiscali.it < /var/log/mail.log
Naturalmente serve aver installato un server di posta.
Supponendo di voler installare smail date il comando sotto:
sudo apt­get install smail

ps aux 
Con questo comando abbiamo l'elenco delle task attive e in quarta colonna c'è la loro occupazione di memoria.
Alcuni esempi di comando sono:


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Scheduling dei Comandi


Per schedulare l'esecuzione dei comandi si può usare un pacchetto già pronto, quale per esempio cron, nel caso però risultasse più
comodo creare un file con dei comandi da eseguire in un prestabilito tempo si può usare il comando at di cui sotto si da un'esempio.

at ­q  x ­m 13:01pm ­f send­mail ­f utente@libero.it < vmstat

con il comando sopra alle 13:01 verrà inviata una e­mail che conterrà l'uso di memoria (vmstat).

at ­q x ­m 13:01pm

at> who
at> date
at> echo “Avvio Backup Web” > /dev/tty01
at> tar cvfp ­C /var/backu­ps/www/('date').tar /var/www
at> ctrl+D
l'esempio sopra è molto più complesso e viene chiuso dal comando ctrl+D
Ovviamente perchè il tutto funzioni occore che il demone atd sia in esecuzione (/etc/atd start)

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